Perché una pianta dia frutti abbondanti è necessario che vi sia equilibrio tra radici e foglie. La potatura ha lo scopo di far perdurare il più a lungo possibile questo equilibrio. Gli scopi principali della potatura sono:
- ridurre la fase improduttiva
- mantenere un idoneo equilibrio fra l’attività vegetativa e quella produttiva
- regolare la produzione cercando di renderla costante negli anni
- dare alla pianta la forma migliore in modo da ottenere la massima penetrazione della luce solare
Dal punto di vista fisiologico sapete che le radici assorbono dal terreno le sostanze minerali; le foglie per mezzo della fotosintesi fabbricano i carboidrati. Con la potatura si ha la possibilità di intervenire in questo processo e sistemare l’equilibrio fisiologico in modo da ottenere frutti di ottima qualità
Fra novembre e marzo, quando le piante sono prive di foglie, è il periodo adatto per le potature, anche delle piante sempreverdi. Lo scopo della potatura è quello di rinforzare la pianta, eliminando i rami deboli, secchi, malati o spezzati e le parti squilibrate perché troppo cresciute rispetto all’insieme della pianta. È evidente però che se il taglio delle piante è fatto male, si arreca un danno, invece che un beneficio.
La prima regola è: meglio tagliare di meno che di più. Non è vero che un taglio drastico contiene le dimensioni della pianta: in primavera, se è robusta, produrrà un’infinità di rami molto lunghi e fuori sagoma, se è debole, invece, probabilmente morirà. Inoltre, le capitozzature (il taglio della cima) indeboliscono l’albero esponendolo all’attacco i malattie e parassiti e portano alla produzione di una miriade di rami deboli, rendendo anche poco attraente l’estetica della pianta stessa. Lo stesso accade tagliando i grossi rami. Il taglio dei rami grossi è ammesso solo in caso di malattia del ramo o di grave squilibrio della pianta. In questo caso, provvedete a disinfettare il moncone con sali di rame e a coprirlo con un velo di mastice per piante, che manterrà la ferita protetta e isolata dall’ambiente esterno. Il mastice è indispensabile se il taglio è piatto (vi ristagnano l’acqua e le eventuali spore fungine), mentre si può soprassedere se il taglio è fortemente obliquo.