La tecnica dell’innesto

Le varietà di melo ,che ormai conoscete, sono tra le più gradite e quindi maggiormente richieste dai consumatori. Queste varietà non si ottengono semplicemente mettendo a dimora un classico albero ,come ad esempio un pino o un abete, ma occorre una tecnica particolare conosciuta già dagli antichi romani chiamata tecnica d’innesto.
Questa tecnica consiste nell’innestare una gemma, o un rametto, della varietà che si desidera ottenere, su di un altro albero opportunamente intagliato. Questo albero viene piantato un anno prima di poter compiere l’innesto e prende il nome di “ piede” o “ portainnesto”. Se l’innesto è stato fatto correttamente ( viene eseguito da specialisti del settore ), dopo un anno la gemma o il rametto innestati produrranno un nuovo germoglio e così via per gli anni successivi fino ad ottenere finalmente il nostro melo tanto desiderato. A seconda del tipo di portainnesto usato, la pianta potrà produrre mele in un tempo variabile tra i tre e i sette anni. Il portainnesto più diffuso oggi in melicoltura si chiama EM 9 (East Malling 9), che porta ad avere una pianta di ridotte dimensioni, alta circa tre metri, facile quindi da lavorare. Offre inoltre una veloce messa a frutto; infatti dopo quattro anni è già in piena produzione.